Dottor Marco GRASSI

Medico Chirurgo

specialista in Ostetricia e Ginecologia

Futuro papà e gravidanza

2021-07-19 00:04

Marco

Gravidanza, # futuro papà ,

Futuro papà e gravidanza

Non tutti i futuri papà vivono allo stesso modo la gravidanza.Alcuni si sentono padri fin dalla notizia del test positivo e altri lo diventano pian piano

Sono ufficialmente finiti i tempi in cui la gravidanza era appannaggio esclusivo della donna; i nuovi padri non perdono occasione per stare accanto alla loro compagna e vivono attivamente la nascita del bambino.

Come è semplice immaginare, la gravidanza nella donna è un momento di totale cambiamento, in cui si instaura un rapporto introspettivo col proprio ‘io’ e con la vita che sta crescendo dentro di sè.

Lo stesso non accade all’uomo, non sempre perlomeno. Il futuro papà, infatti, vive l’attesa da un punto di vista differente, per cui non riesce a rendersi realmente conto di ciò che sta succedendo.

Non si tratta di scarsa partecipazione, ma semplicemente di un tipo di partecipazione diversa. Un uomo, generalmente, dopo aver saputo il risultato positivo del test di gravidanza, indipendentemente che si tratti di un evento pianificato o casuale -, prova una sorta senso di “panico”. E’ una reazione assolutamente comune, dettata da “ansia da prestazione”.  

Aspettare un figlio porta l’uomo a fare bilanci con il suo passato, ripensando alla propria infanzia e al rapporto con i genitori.

Il futuro papà si proietta nel futuro, teme che potrebbe non essere all'altezza del ruolo o che non saprà sfruttare le proprie abilità per crescere un altro essere umano.

Può risultare difficile, dunque, immaginarsi come padri, dovendosi inventare da zero. A volte, può persino andare in crisi, sentendosi trascurato dalla partner, lamentando di sentirsi escluso. E' fondamentale che la donna renda partecipe il più possibile il proprio partner e che l’uomo sia disposto a lasciarsi coinvolgere. Solo in questo modo i nove mesi di attesa, per entrambi i partner, si trasformano in una fase di passaggio tra la coppia che era e la famiglia che sarà.

 

Insomma molto spesso i pensieri del papà sono incentrati sul bambino già nato, proprio perché nel suo caso i cambiamenti psicologici non sono accompagnati da mutamenti fisiologici, come avviene per la donna, che fin da subito vede il proprio corpo cambiare e crea un legame indissolubile col figlio che cresce dentro di sé. In realtà è ormai dimostrato che grandi cambiamenti, anche ormonali, avvengono non solo nella donna ma anche nel futuro papà fin dall’inizio della gravidanza. Lo studio “Prenatal hormones in first-time expectant parents: Longitudinal changes and within-couple correlation” condotto dall’Università del Michigan su 29 coppie al loro primo figlio e pubblicato sull’American Journal of Human Biology nel 2015, ha rilevato nell’uomo cambiamenti ormonali come l’aumento dell’ossitocina, della prolattina e dell’estradiolo, che hanno l’effetto di ridurre l’aggressività virile e aumentare la sfera emotiva e affettiva. Sembrerebbe quasi che, inconsapevolmente, il corpo umano predisponga il futuro papà all’accoglienza, a creare un ambiente sereno, più protettivo e più adatto a prendersi cura della mamma e del bambino.

 

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